lunedì 17 dicembre 2007

Jazz e cinema

Il quesito è il seguente: chiunque abbia notizia di momenti di alto carattere jazzistico all'interno di un film, è pregato di darcene notizia. Ovviamente, sarà inutile citare i celeberrimi esempi di film "sul" jazz, come "'Round Midnight" di Bertrand Tavernier, "Mo' Better Blues" di Spike Lee oppure "Bird" di Clint Eastwood...
Comincio io: in "Malcom X" di Spike Lee con Denzel Washington grande protagonista, tutta la prima parte è, veramente, jazz. Siamo nei primi anni '40 e c'è una scena ambientata al Savoy Ballroom di New York in cui si vede - e si sente - l'orchestra di Lionel Hampton eseguire un "Flying Home" ad uso e consumo dei ballerini di Lindy-hop. Entusiasmante e, mi pare di capire, veritiero.

11 commenti:

Jazz from Italy ha detto...

ehi j-joe,
subito mi vengono in mente:
L'audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy e
Smog di Franco Rossi con la musica di Piero Umiliani e la tromba di Chet Baker;
Accordi e disaccordi di Woody Allen, dedicato ad Emmet Ray uno dei migliori chitarristi jazz degli anni '30(really??), anzi: era il migliore, "a parte quello zingaro, giù in Francia...";
o ancora
La notte di Michelangelo Antonioni con le musiche del Giorgio Gaslini 4et, con il mitico Eraldo Volontè al tenore, Alceo Guatelli e (?);
la magica musica di Miles per la colonna sonora del film di Louis Malle,
Ascenseur pour l'échafaud (Ascensore per il patibolo)...

Però vorrei lasciare un piacevole quesito:
chi di voi ha visto 7/8,
film sulla Libertà e sulla musica jazz suonata in Italia durante il periodo del regime fascista?
La regia è di Stefano Landini e la colonna sonora è del Paolo Fresu Quintet.

Io ne ho parlato e "linkato" anche il trailers quì:
http://jazzfromitaly.splinder.com/tag/jazz_e_fascismo

a ri-sentirci,
con swing.

Jay Jay ha detto...

Parli di "Malcolm X"...Non solo, ma ad un certo punto del film Malcolm sta guardando la televisione, dove scorrono sequenze di scontri e sopraffazioni ai danni degli afroamericani. Accompagna questa scena "Alabama" di John Coltrane,
Non a caso questo pezzo, per chi non lo sapesse, fu scritto da Coltrane in seguito alla morte di quattro ragazze afroamericane, dopo che dei propugnatori della supremazia della razza bianca fecero esplodere la chiesa dove le ragazze si trovavano con della dinamite (tutto questo nel settembre 1963 in Alabama). Fra l'altro qui Coltrane sperimenta quella sua "recitazione musicale" che riutilizzerà in "Psalm" su "A love supreme". Infatti "recita" (suonando)un discorso di Martin Luther King sull'accaduto. Non esprimo giudizi particolari su questo pezzo, mi limito semplicemente a definirlo un capolavoro.

Jay Jay ha detto...

Chi non conosce "Alabama" per favore dia un'occhiata qui:
http://www.youtube.com/watch?v=5A0RhZ0EBy8

joe ha detto...

...e allora, camei a non finire nei film di Jerry Lewis!!! Il più divertente? "Il Cenerentolo", dove Jerry ascolta alla radio, in cucina, una versione di "Cute" di Neal Hefti suonata dall'orchestra di Basie, e ne mima ogni (e dico OGNI) passaggio, come se suonasse tutti gli strumenti! Più avanti, nel film, appare il Conte in persona con tutta l'orchestra, e Joe Williams che canta... da brivido.
Ne "L'Idolo Delle Donne", sempre di Jerry Lewis, c'è invece la partecipazione dell'orchestra di Harry James, che non suona benissimo per la verità, ma si vede Willie Smith come primo alto (uno dei migliori della storia del Jazz).
Il mio adorato Ellington: sua è l'intera colonna sonora di "Anatomia Di Un Omicidio", di Otto Preminger (1959) e di "Paris Blues" con Paul Newman che finge (bene) di suonare il trombone.
Imperdibile per tutti gli appassionati è "Stormy Weather" del 1943, cast tutto di neri tra i quali Fats Waller e Lena Horne: scena pazzesca di grande musica, la versione di Ain't Misbehavin' con Benny Carter alla tromba!!! Così come "Due Cuori In Cielo": c'è una bellissima ed emozionante scena nella quale un moribondo vede passeggiare attorno al suo letto i blues (i famigerati "blue devils").

joe ha detto...

Jay Jay, ascolta l'inzio di "A Love Supreme" nella scena del matrimonio di Denzel Washington (sempre lui!) in un altro film di Spike Lee, che ho proposto di non citare ma a 'sto punto...: "Mo' Better Blues". Jazz dall'inizio alla fine. In più, il film fornisce parecchi spunti di riflessione sul mondo della musica e dei locali, sui rapporti tra musicisti, e sui rapporti tra musicisti e donne. Veritiero...

joe ha detto...

"L'audace colpo dei soliti ignoti".... ma l'hanno dato ieri pomeriggio, su raitre!!! Ecco chi era, alla tromba... Chet Baker! E' vero, ho anche il disco da qualche parte... Sono un appassionato di Piero Umiliani. Lo adoro sia come musicista che come uomo. Ho avuto modo di conoscerlo, poco prima che morisse, e ho avuto l'onore, insieme a Greg e ai Blues Willies, di suonare con lui la sempiterna Mah-Nah-Mah-Nah. Esiste un disco bellissimo, ristampato anche su cd, di Umiliani dedicato a Duke Ellington intitolato "Ode To Duke Ellington" con una versione stupenda di "Caravan" con l'orchestra della rai!

Jay Jay ha detto...

Piero Umiliani è stato un grande. Il tema principale de "I soliti ignoti" che Umiliani battezzò "Gassman blues" è formidabile: con quel gong dal quale sgorga quel walkin'bass ("spazzolato" dalla batteria) sul quale attaccano gli ottoni...). Lo trovate qui in versione trio:
www.youtube.com/watch?v=RrteK7yKqos
-piccolo inciso:se qui il pianista avesse usato almeno due dita alternate (pure tre non sarebbero state male) per le note ribattute del tema, l'effetto sarebbe stato: 1)dinamicamente migliore, 2)più swingante, 3)sicuramente a tempo!!! Non so se concordi Joe ma a vederlo così mi viene l'orticaria!!!-.
A questo punto citerei, se non è stato già fatto, "La leggenda del pianista sull'oceano" che dà la possibilità di conoscere il jazz tradizionale, in particolare quello del sommo Morton. E poi "Cotton Club"...Qui veramente no comment: l'orchestra di Ellington e Calloway, le jam session ad Harlem negli ultimi anni '20...un capolavoro!
Tempo fa passarono in televisione "Pete Kelly's Blues" del '55, dove fra gli altri interviene pure Ella Fitzgerald. La storia non la ricordo, ma comunque il protagonista era un cornettista interpretato da Jack Webb. Un film totalmente sul jazz. Ne avete sentito parlare?
"Mo' Better Blues" l'ho visto tempo fa, prestato da un amico jazzista, e sinceramente non lo ricordo bene...Però ricordo un po' la colonna sonora eminentemente bop. Mi impegno a rivederlo!

joe ha detto...

No, mi dispiace ma "La Leggenda Del Pianista Sull'Oceano" proprio no. Non dà affatto la possibilita di imparare qualcosa sul jazz, nè tradizionale nè altro... e nemmeno sul povero Jelly Roll che nel film appare come uno preoccupato solo di non essere secondo a nessuno, che addirittura andava a cercare i pianisti per sfidarli a duello, per poi magari batterli sul piano tecnico... invece che per quello che era: uno dei più grandi compositori di tutta la storia della musica. Un genio, peraltro perfettamente consapevole di esserlo. Per di più, conosco bene alcuni simpatici retroscena per aver collaborato personalmente al film come consulente di un noto compositore. No, Jay Jay...
"Cotton Club" invece mi è piaciuto molto. Le ricostruzioni musicali di Bob Wilber hanno del miracoloso, e Richard Gere suona DAVVERO la cornetta come si sente nel film!!! Ma la cosa più interessate del film è l'evidenziazione della stretta relazione tra jazz e ballo. Guardate la scena del Club Dei Maniscalchi...cioè i ballerini di tip tap. E poi, quella "Crazy Rhythm" sulla quale i due fratelli ballerini, che si erano da tempo persi di vista, ballano e poi si riappacificano...non ho mai sentito una versione con così tanto SWING. Ed era in presa diretta.
Di "Pete Kelly Blues" ricordo bene il tema principale della colonna sonora, molto evocativo... il film viene spesso citato da Lino Patruno tra i suoi preferiti.

joe ha detto...

A proposito di jam sessions, c'è un film che è praticamente una jam continua, il jazz è un tormentone come la musica balcanica lo è nei film di Kusturica, e segue protagonisti e situazioni in ogni istante: si chiama "Kansas City" ed è di Robert Altman. FORMIDABILE la partecipazione di Harry Belafonte nei panni del cattivo (è una normale gangster-story) e bellissima la ricostruzione dell'ambiente del proibizionismo nel 1934, misura che non attecchiva a Kansas City per via dello strapotere dei gangsters Pendergast e Lazia, il tutto condito da musica a non finire. Qui la ricostruzione musicale non è affatto filologica, ma è interessante sentire alcuni alfieri del jazz contemporaneo come Craig Handy, Don Byron, Geri Allen, Kevin Mahogany ed altri misurarsi con brani, stilemi e prassi dei tampi andati. Alla fine, secondo me, chi ha le "radici" più profonde sono lo strepitoso pianista Cyrus Chestnut, il trombettista Nicholas Payton e il sax alto Jesse Davis. Viene ricostruita anche la celebre jam culminata con la sconfitta di Coleman Hawkins ad opera di Lester Young, i protagonisti essendo impersonati rispettivamente da James Carter e Joshua Redman.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
approfitto di questi post per porre un quesito leggermente fuori tema: siete a conoscenza di film-documentario sul jazz tradizionale, sul periodo dei minstrels del ragtime? Grazie..
Alessandro

brautigam von geist ha detto...

, ma spero che ci sia ancora qualcuno.... Vorrei contribuire con qualche nota e una domanda; molti anni fa ho visto in tv un film in b/n, direi primi anni '60,sul Jazz a parigi, se non ricordo male c'era serge reggiani: qualcuno sa darmi informazioni???? Al "catalogo" emotivo più che analitico, aggiungerei al volo il film di scorsese "new york, new york", "ascensore per il patibolo" di malle con la musica di davis (recentemente ripresa nella pubblicità di d&g)e il delizioso "venere e il professore" di Hawks. ciao